Inner
Mirrors è un sistema di sinergia visiva sviluppato su nove sequenze,
ciascuna composta da quattro elementi e concepito per stimolare
un'interazione non periodica tra le immagini, creando un flusso
visivo dinamico e imprevedibile.
Le
immagini sono elaborate per completarsi, contraddirsi e
reinterpretarsi a vicenda, creando un tessuto visivo complesso che
stimola molteplici livelli di comprensione e interpretazione.
Le
“visioni”
non sono entità isolate, ma elementi interconnessi che interagiscono
in modo dinamico e non periodico. Questa interazione crea un effetto
complessivo che supera la somma delle singole parti, generando nuovi
significati e interpretazioni che
fungono da catalizzatori per il dialogo con il subconscio dello
spettatore.
Ogni sequenza si presenta come una serie di suggestioni
oniriche variabili, invitando a un viaggio introspettivo.
L'interazione
tra le immagini e la percezione dell'osservatore genera un'esperienza immersiva e
profondamente personale.
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